#Presidenta della Camera dei Deputati
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supercazzolaprematurata · 6 years ago
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........ed invece la Presidenta doveva declinare al femminile anche questa.....
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Declinazioni
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supercazzolaprematurata · 7 years ago
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Boldrina, non lo fare!!!!!!!! Altrimenti
non riuscirai ad entrare nel Parlamento.
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fedelando · 3 years ago
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“BORGHI E CIBO”, A CAPACCIO PAESTUM (SA) IL PRIMO CONGRESSO SUGLI ALIMENTI DELLA TRADIZIONE ITALICA
Gli alimenti della tradizione italica tra cultura e turismo. Nasce in questo contesto il primo congresso tematico “Borghi e Cibo”, in programma dal 21 al 23 Ottobre a Capaccio Paestum (Sa), presso il Mec Paestum Hotel.
Il congresso, organizzato dall’associazione ParvaRes in collaborazione con il Comune di Capaccio Paestum e con il patrocinio della Regione Campania, vedrà più di trenta esperti, provenienti da tutta Italia, confrontarsi per lo sviluppo dei territori attraverso il volano della cultura e delle tradizioni, rappresentato dagli alimenti della tradizione italiana nell’ambito Mediterraneo.  
Tre giornate di lavori congressuali ad accesso libero (previa iscrizione e nel rispetto delle attuali normative vigenti in materia Covid) che si apriranno giovedì 21 ottobre (ore 15) con i saluti istituzionali e la cerimonia inaugurale alla presenza di: Mafalda Inglese, presidente ParvaRes e promotrice del congresso; Franco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum; Gianfranco Masiello, assessore alle Attività Produttive del Comune di Capaccio Paestum; Michele Cammarano, presidente III Commissione Speciale Aree Interne della Regione Campania; Felice Casucci, assessore al Turismo della Regione Campania; Nicola Caputo, assessore all’Agricoltura della Regione Campania; Nunzio Angiola, vicepresidente Vigilanza CDP e delegato nazionale Aree Interne e Piccoli Comuni; Piero  De Luca, vice capogruppo Pd alla Camera dei Deputati. I lavori saranno moderati dal giornalista Maurizio Varriano.
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Il primo congresso dedicato agli alimenti della tradizione italiana vedrà la partecipazione di Comuni, Borghi, Associazioni e stakeholder del territorio. Tra i vari esperti ci saranno Francesco Tapinassi, direttore Agenzia Regionale Toscana Promozione; Sara Roversi, presidente Future Food Institute; Vincenzo D’Anna, presidenta nazionale Ordine dei Biologi.
L’ultima giornata, sabato 23 ottobre (ore 10) sarà dedicata alle aziende con un forum sulle imprese della tradizione alimentare. Coordineranno i lavori Mafalda Inglese, presidente di ParvaRes, e Maria Teresa Scarpa, esperta di Comunicazione e Marketing territoriale. Al forum prenderanno parte diverse aziende che lavorano alimenti della tradizione, presentando i loro prodotti e i relativi progetti in grado di coniugare economia e turismo.  
“Da tempo progettiamo un'occasione di incontro e riflessione condivisa sul tema dello sviluppo dei territori attraverso l'attenzione, lo studio e la "messa a valore" della cultura, delle tradizioni e del cibo che ne è espressione e sintesi – afferma l’ideatrice Mafalda Inglese - Borghi e Cibo è un congresso che diverrà un appuntamento annuale per aziende, istituzioni, addetti ai lavori interessati alla cultura degli alimenti della tradizione come volano di sviluppo dei territori, soprattutto dei piccoli centri italiani meno conosciuti. Il made in Italy riparte dall’Italia, da un’Italia segreta, più autentica e che continua ad esprimere una propria genialità fra antica saggezza e innovazione”
“La tre giorni che, in collaborazione con l’associazione ParvaRes e con il patrocino della Regione Campania, il Comune di Capaccio Paestum ha voluto sul suo territorio nasce dalla consapevolezza di quanto la nostra terra possa dare in termini di offerta enogastronomica e di come ogni luogo possa essere conosciuto più a fondo anche attraverso percorsi culinarie. C’è dunque la volontà di valorizzare le nostre eccellenze a fini turistici – dichiara l’assessore alle Attività Produttive del Comune di Capaccio Paestum, Gianfranco Masiello - La nostra Amministrazione si sta già muovendo da tempo in questa direzione convinta che il turismo enogastronomico possa rappresentare un motivo in più per scegliere la nostra città”.
Il Congresso è a libero accesso previa registrazione entro il 15/10 (posti sono limitati)
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davidtytopuente · 7 years ago
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Laura Boldrini vorrebbe distruggere i monumenti fascisti? Per favore ditemi chi è il vostro distributore di caramelle perché oltre a segnalarlo alle Forze dell’Ordine dovrei fargli anche i complimenti perché fanno uscire di testa la ggggente.
Vediamo qualche titolo:
Ecco i capolavori fascisti che la Boldrini vorrebbe abbattere (Secolo D’Italia, 12 luglio 2017)
Laura Boldrini, furia distruttrice: i palazzi fascisti vanno rasi al suolo (LiberoQuotidiano, 11 luglio 2017)
L’ultima della Boldrini: via i monumenti fascisti (Il Giornale, 12 luglio 2017)
Leggiamo cosa riporta Il Giornale, quello dove collabora “un fiero condottiero contro le Fake News” come Marcello Foa (1,2):
Laura Boldrini ne spara un’altra delle sue. Ora nel mirino finiscono i monumenti fascisti nelle città italiane: «Ci sono persone, come i partigiani, che si sentono a disagio e offese quando passano sotto i monumenti del Ventennio». E ancora: «Non accade altrettanto in Germania, dove i simboli del nazismo non ci sono più. È evidente che in Italia questo passaggio non c’è stato». Le parole della presidenta della Camera scatenano un polverone politico proprio nei giorni in cui è in discussione in Parlamento la legge, voluta dal Pd, che inasprisce le pene contro l’apologia di fascismo, criticata dalle opposizioni.
Il tutto nasce da questa intervista:
Da nessuna parte dichiara che i monumenti fascisti devono essere abbattuti o eliminati, racconta per lo più un disagio provato ad esempio dai Partigiani che si ritrovano davanti questi simboli dell’epoca. Quello che vediamo nelle “testate giornalistiche” citate in precedenza è una narrazione inventata sulla base di un’interpretazione utile ad una propaganda politica. Cose che purtroppo vediamo spesso un po’ ovunque, ricordo chi parlava addirittura di “Giornalismo 2.0“.
Presso la Camera dei Deputati il collega Paolo Attivissimo aveva tenuto il tavolo di lavoro con i rappresentanti delle testate giornalistiche. Qualcuno non era presente, altri dovrebbero pensare bene a che gioco stanno giocando.
Il paragone con la Germania? Ho avuto modo già più volte di discutere sulla questione “censura” ed eliminazione del ricordo storico, anche di fronte alla stessa Laura Boldrini: non possiamo e non dobbiamo censurare la storia, altrimenti non ci ricorderemo affatto degli errori commessi in passato e non sapremmo come evitare che tornino a fare danni.
In merito ai simboli architettonici, in Germania non sono stati eliminati affatto gli edifici edificati durante il periodo nazista. Basti pensare al museo Haus der Kunst situato a Monaco di Baviera, per il quale Hitler avrebbe posato la prima pietra:
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In Germania restano come promemoria, alcuni hanno cambiato le loro funzioni (per alcuni in rovina si discuteva persino se aveva senso restaurarli), ma di fatto la cultura tedesca è quella del ricordo, non dell’ignoranza. Un ricordo doloroso utile a comprendere l’orrore dell’epoca e il fatto di non tornare a ripeterlo.
Tutto ciò non avviene in tal modo in Italia, peccato perché la nostra Costituzione è antifascista ed è già tanto se gli italiani sanno cosa c’è scritto realmente al suo interno (visto come viene continuamente mal interpretata politicamente, vedi il tema vaccini).
E` vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. In deroga all’articolo 48, sono stabilite con legge, per non oltre un quinquennio dall’entrata in vigore della Costituzione, limitazioni temporanee al diritto di voto e alla eleggibilità per i capi responsabili del regime fascista.
[Costituzione italiana]
Ci sono già delle leggi in Italia, ricordiamo la legge Scelba ad esempio, ci vorrebbe un po’ più di cultura e storia nelle scuole.
Quello a cui potrebbe far riferimento Laura Boldrini è ciò che viene riportato in un articolo di Lettera43:
Vietato parlare di Vaterland, patria. Meglio terra d’origine. Dalla morte di Adolf Hitler, il conducente dell’autobus si chiama Leiter, non Führer. Dopo la vergogna del nazismo, tornata alla ribalta con la morte di Erich Priebke, la Germania ha cercato di ripartire da zero. Rimuovendo, come primo passo, le tracce evidenti di un passato imbarazzante. Per decenni si è parlato, per questo atteggiamento, di tabù del nazismo dei tedeschi. Reticenti a parlare in pubblico di Hitler, soprattutto con gli stranieri.
In merito a questo episodio non potevano mancare le reazioni di due personaggi noti per le loro sceneggiate:
Alessandra Mussolini contro Laura Boldrini: “Ignorante, imbarcati su una nave e vattene alla deriva” (LiberoQuotidiano, 13 luglio 2017)
Edifici fascisti, Vittorio Sgarbi contro Laura Boldrini: “Interdetta e pericolosa, mi ricorda Goebbels” (LiberoQuotidiano, 12 luglio 2017)
Com’era? Sgarbi aveva detto “non voglio essere toccato da una fascista“? La Mussolini aveva detto “mi dia della fascista, ma andasse a ****“? Che meraviglia!
NOTA – Capisco che la Rete non va mai in vacanza, così come le Fake News, ma non posso godermi neanche un giorno di “vacanza” che ne sparate delle grosse! Già, metto “vacanza” tra virgolette perché alla fine dedico comunque qualche oretta per tenere d’occhio cosa succede e notare le richieste da parte degli utenti, per non parlare di quelli che condividono boiate e pretendono di avere ragione, ma pian piano vedrò di ignorarli o bloccarli definitivamente perché stare dietro a trogloditi che conoscono solo l’insulto e la diffamazione come argomentazione non mi va più di tanto (per qualcuno ci sarà una “s+gradita” sorpresa). E infine: il primo che mi da del comunista lo invito ad andare in Venezuela e tanti saluti.
  Laura Boldrini vuole abbattere i monumenti fascisti? Qualcuno lo chiamerebbe “Giornalismo 2.0” Laura Boldrini vorrebbe distruggere i monumenti fascisti? Per favore ditemi chi è il vostro distributore di caramelle perché oltre a segnalarlo alle Forze dell'Ordine dovrei fargli anche i complimenti perché fanno uscire di testa la ggggente.
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